Avellino-Taranto 4-0, le pagelle: male l’arbitro, peggio i rossoblu

Una gara fortemente condizionata da due calci di rigore molto dubbi, mette comunque in luce tutte le lacune di una squadra allestita senza un criterio logico. Attacco totalmente inesistente, centrocampo che si affida unicamente a Diaby e difesa che cerca di reggere ma poi va in bambola

Debacle roboante del Taranto che subisce quattro reti al Partenio di Avellino in una gara che inizialmente viene fortemente condizionata dal direttore di gara, che sfodera una prestazione degna del miglior Byron Moreno con due calci di rigore fischiati, ideati probabilmente da Steven Spielberg in quanto a fantasia, ma poi crolla sotto i colpi dei subentrati di lusso biancoverdi. Rossoblu che in questa circostanza hanno mostrato tutti i limiti di una squadra costituita in larga parte da calciatori di Serie D, frutto di un pessimo lavoro del duo Di Costanzo-Dionisio e di una carente supervisione da parte di Massimo Giove, e ci si augura che nella sessione di gennaio non sia troppo preso da discorsi ingegneristici o amministrativi, fornendo il giusto supporto al nuovo ds Evangelisti affinchè questa compagine, seppur con gran fatica, possa almeno giocarsi un futuro tra i professionisti. L’attacco è inesistente, il centrocampo fatica con il solo Diaby a compiere il ruolo di autentico faro ed un Labriola che, al suo ritorno, fa rimpiangere Mazza, migliore in campo sette giorni fa. Difesa che regge fino al 2-0 e poi si sgretola. Di seguito i voti a calciatori e tecnico rossoblu.

Vannucchi: bene come di consueto nelle uscite, non può nulla sui primi tre gol, probabilmente rivedibile sul quarto, subìto sul suo palo. Voto 6+

Manetta: soffre le avanzate dell’Avellino che arrivano dal suo lato. Voto 5.5

Antonini: resta il migliore del reparto ma cala insieme al resto della squadra dopo il 2-0. Voto 6-

Evangelisti: buon primo tempo ma porta sulla coscienza le reti del 3-0, quando lascia smarcato Casarini al centro dell’area, e del 4-0 quando Murano contro di lui fa quello che vuole. Voto 5

Ferrara: qualche affanno in difesa, ma si comporta bene, spinge tanto e non sbaglia più di tanto. Voto 6+

Diaby: migliore in campo senza troppe discussioni. È l’uomo ovunque dei rossoblu, difende tanto e bene con la sua stazza, attacca con caparbietà ed agilità come in una pregevole imbucata in area nella ripresa. Solo la forma fisica, ancora da ritrovare al 100%, non gli permette di chiudere la gara in campo. Voto 7

Romano A.: ha il suo peso a centrocampo, ma l’assenza per diverse gare pesa sulla sua condizione fisica e sulla lucidità nel possesso palla. Voto 6

Labriola: torna in campo e si vede, purtroppo negativamente. Nella scorsa gara Mazza aveva preso le chiavi del centrocampo, gestendo bene ogni palla e riducendo drasticamente gli errori in fase d’impostazione. Fattore tornato alla normalità oggi, con tanti lanci lunghi che terminano puntualmente fuori dal campo o tra le braccia del portiere. Quando esce Diaby la mediana formata da lui e Mazza non fa più filtro, permettendo la goleada avellinese. Voto 4.5

Mastromonaco: prestazione indubbiamente migliore rispetto a quella di sette giorni fa. Riesce a crossare con maggior precisione, aiuta tanto in difesa, tranne in occasione dell’ultimo gol, e si danna con tante discese sulla fascia. Nulla di eccezionale, ma ci sono cenni di ripresa. Voto 6+

Guida: altamente deleterio per la sua squadra. Perde diversi palloni sanguinosi, tra cui quello che porta poi alla punizione e conseguente calcio di rigore dell’1-0. Su numerosi tentativi, solo una conclusione centra lo specchio della porta e trova pronto il portiere avversario, per il resto solo dribbling irritanti e conclusioni alle stelle. Voto 3

La Monica: la voglia di fare c’è, la maturità per giocare titolare in Serie C meno. Completamente invisibile come il resto del reparto avanzato ionico. Sarebbe sicuramente preferibile di fianco ad una prima punta di peso, ma in tempi di crisi è chiamato a fare il centravanti, in maniera altamente insufficiente. Voto 4

Tommasini: vale quanto detto per La Monica, entra male, non si vede mai e non fa nulla per essere pericoloso. Voto 4

Mazza: s.v.

Granata: s.v.

Capuano: le assenze sono un alibi che lascia il tempo che trova. Incomprensibile continuare a puntare su Labriola dopo una prestazione ad alti livelli di Leonardo Mazza nella scorsa gara, dove forse si è visto il miglior gioco espresso dalla sua squadra quest’anno nonostante la sconfitta anche pesante. Meno colpe sull’attacco schierato vista la poca varietà e l’inconsistenza dell’intero reparto. I rossoblu continuano a non avere un gioco preciso, affidandosi a lampi del singolo, vedi Diaby, o lanci lunghi per cercare di far salire la squadra ma senza successo. Voto 5

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