Editoriale: Taranto, una sconfitta che deve servire per riprendere il cammino

I ragazzi di mister Laterza cadono a Monopoli ma ottengono a fine partita applausi e incitamento dal pubblico presente a Monopoli, in vista dell’importante gara contro il Catania di domenica prossima

È un inizio di settimana abbastanza amaro quello che siamo costretti a raccontare. Una sconfitta pesante quella contro il Monopoli, da un lato meritata e dall’altro anche un po’ prevedibile. Un Taranto che si presenta in terra barese con ben 7 assenze per infortunio, per la maggior parte calciatori titolari nello scacchiere di base di mister Laterza. 

I rossoblù si presentano a Monopoli praticamente senza attacco, scendendo in campo con Giovinco falso nueve, Mastromonaco a destra, Falcone a sinistra e Civilleri trequartista, molto tendente ad attaccare l’area e creare spazi che però quasi mai offrono agli ionici l’opportunità di creare occasioni pericolose. Rientra capitan Marsili in mediana con Bellocq, a supporto della difesa composta da Riccardi e Ferrara sulle fasce, Zullo e Benassai centrali, con Chiorra estremo difensore. 

Il Taranto gioca molto probabilmente la partita più brutta della stagione fin ora. Pochissime idee e tanti errori caratterizzano la prestazione della squadra di Laterza, che tira verso la porta solo due volte nel primo tempo con Riccardi dalla lunga distanza e con Bellocq che si divora clamorosamente un goal a due passi dal portiere. Per il resto del match è un Taranto spento, che ci prova poco e fa grandi passi indietro rispetto alle prestazioni in trasferta di Foggia ed Avellino. Le assenze pesano sicuramente e penalizzano tanto, ma i rossoblù fanno al Monopoli il regalo di natale in anticipo, con Ferrara che commette un clamoroso errore in fase di disimpegno, anche per colpa di Benassai e Bellocq che non si propongono per lo scarico, offrendo la possibilità a Grandolfo di fare goal su servizio di Starita, complice anche un’uscita poco avventata di Chiorra che si fa sfuggire il pallone senza riuscire ad allontanarlo o a farlo suo. 

Il secondo goal subìto è la fotocopia del secondo goal preso ad Avellino: palla in mezzo e scontro aereo perso con Grandolfo che sovrasta Bellocq e insacca senza troppi problemi. La domanda che sorge spontanea è cosa si facesse Bellocq in quella circostanza a saltare in area, al posto di uno dei due centrali di difesa, ma sarà compito del mister analizzare questi episodi e cercare di evitarli quanto più possibile. 

Tirando le somme, è un Taranto che soffre molto sia le assenze che la stanchezza dovuta all’impiego degli stessi elementi ogni partita per mancanza dei adeguati. In attesa del rientro di qualche pedina fondamentale, domenica arriva un Catania che non va assolutamente sottovalutato, con il Taranto che sarà privo di Benassai e Riccardi, entrambi squalificati per somma di ammonizioni. Bisognerà senza dubbio riscattare queste due sconfitte che possono pesare molto nell’economia del campionato, conquistando una vittoria che possa far rifiatare la squadra dal pericolo di sprofondare in classifica e soprattutto che possa dare fiducia a tutto il gruppo. Nonostante tutto, c’è relativamente poco da preoccuparsi se il rendimento dei rossoblù in trasferta non è dei migliori, per intenderci una posizione sopra la griglia playout. In trasferta gli ionici su 7 gare hanno affrontato in 5 scontri compagini che si trovano al di sopra in classifica e con organici nettamente superiori, vale a dire Francavilla, Catanzaro, Foggia, Avellino e Monopoli. 

Infine, come la scorsa settimana, ci troviamo a dover fare i complimenti ai 375 tifosi rossoblù giunti Monopoli, che hanno incitato dall’inizio alla fine la squadra anche sotto di due goal, vincendo sugli spalti lo scontro con la tifoseria locale e dimostrando grande maturità a fine partita quando richiamando la squadra, non hanno fatto mancare l’affetto e la vicinanza ai ragazzi, caricati per rialzarsi al più presto e tornare a gioire insieme.