Evangelisti: “No a Firenze, questione di mentalità”

Il direttore sportivo spiega le motivazioni dell’abbandono di questa trattativa: “Non siamo più convinti, Taranto è una piazza prestigiosa e va rispettata. Non mi sembra abbia giocato nel Real Madrid”

Taranto-Firenze ha una distanza ormai incolmabile. No, non si parla dei chilometri che dividono la città bimare con il capoluogo toscano, ma la frattura che ormai sembra incolmabile tra la dirigenza ionica e Marco Firenze, centrocampista ex Paganese attualmente svincolato. Alla base dell’attrito un comportamento ostruzionistico da parte del calciatore come spiega il ds Luca Evangelisti ai microfoni di Tuttoc.com: “La trattativa con Firenze va avanti da un mese, la sta portando avanti personalmente il presidente. Parliamo di un ottimo giocatore, il club sta facendo tantissimi sacrifici per accontentarlo perché con questo nuovo progetto, con un nuovo direttore e un nuovo allenatore, l’ambizione è quella di rimetterci in corsa. Il ragazzo, però, da un lato dice di volersi rilanciare, dall’altro rifiuta una piazza come Taranto. Non lo capisco: nella passata, con tutto il rispetto per la Paganese, che rimane un club glorioso a prescindere dalla categoria, non ha giocato nel Real Madrid ed è anche retrocesso. Resto perplesso quando leggo che il ragazzo non vuole rimettersi in gioco con noi”.

Forse non ha la mentalità di voler soffrire – prosegue il direttore rossoblu -. Ci siamo sentiti spesso, gli abbiamo offerto un biennale importante fino a ieri, lui ha preso tempo. Se il mercato fosse stato aperto, sinceramente avremmo già abbandonato questa trattativa. Ma con il mercato chiuso i giocatori di spessore senza contratto non sono molti, quindi abbiamo provato a convincerlo in tutti i modi. Cerchiamo elementi per rilanciare Taranto e il suo profilo ci sembrava perfetto: un ottimo giocatore che negli ultimi anni non aveva fatto benissimo. Se non è convinto di una piazza come Taranto penso stia facendo un grandissimo errore”.

Capitolo quindi ormai chiuso: “Onestamente, abbandoneremo la trattativa perché ora non siamo più convinti noi di prenderlo. Taranto è una maglia prestigiosa che deve essere rispettata. Se non vuole venire è giusto che non venga, voglio gente motivata che voglia sposare la causa. Per questo rimarremo sul mercato degli svincolati in cerca di tasselli utili che possano darci una mano fino a gennaio, quando si potrà intervenire con più forza sulla rosa”.

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