Giovinco-Saraniti una scelta fatta da azienda. Ma adesso servono rinforzi

Il punto della situazione su ciò che è accaduto. Ora bisogna completare la rosa con innesti di spessore per raggiungere l’obiettivo playoff

Il Taranto non ha non confermato Giuseppe Giovinco e Andrea Saraniti. Partiti da questo presupposto vi proviamo a spiegare quali sono stati i ragionamenti che hanno adottato le parti. Entrambi i calciatori avevano un altro anno di contratto che il club avrebbe rispettato. I procuratori dei calciatori volevano prolungare di un’altra stagione ancora, per intenderci quella 2023/24. Il Taranto davanti a questa situazione ha preferito declinare, o meglio, ha preferito prendersi del tempo vedendo come rispondevano i due atleti a stagione in corso, magari promettendo un rinnovo a dicembre oppure a fine stagione. A queste condizioni il club non ci è stato, fin dall’inizio, quando Dionisio ha respinto, anche infastidito, al mittente le dichiarazioni dei procuratori. Ognuno fa i propri interessi è chiaro, ma la voglia di strappare l’ultimo contratto da professionisti probabilmente ha rovinato un rapporto tra i calciatori e la piazza che era forte e pronto a continuare. Il Taranto ha fatto la società, l’azienda, senza badare troppo a sentimenti e senza adoperare scelte di “riconoscenza”, come magari fatto erroneamente in passato. Il club, come molti al giorno d’oggi, non si è sentito di rischiare, mettendo sotto contratto calciatori che sono a fine carriera. Giovinco e Saraniti, noi li avremmo tenuti? Certo che sì. A queste condizioni? Non siamo nella società per rispondere. Adesso però bisogna rinforzare una rosa con degli over di spessore e di qualità che possano permettere di raggiungere l’obiettivo playoff. A questo pessimismo che attanaglia tutti i tifosi del Taranto, rispondiamo dicendo di aspettare di vedere i nostri ragazzi sul campo o quantomeno di giudicare la rosa completa a mercato finito. Ricordiamoci che Granata era retrocesso in eccellenza con la Puteolana l’anno prima, Zullo non aveva giocato a Lavello, Saraniti aveva fatto solo 5 gol a Palermo, Civilleri era al Licata in serie D e Pacilli, no su Pacilli avete ragione. 

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