Taranto, archiviare il Messina per arrivare a Bari determinati e concentrati

Contro il Messina un pareggio amaro e tante variabili da migliorare e trasformare in costanti positive e punti di forza. Archiviare subito questo pari per andare a Bari al massimo della determinazione e delle potenzialità

Foto Due Mari Tv

È un pareggio dal sapore abbastanza amaro quello che il Taranto riesce a strappare contro un Messina nettamente inferiore ai rossoblù, barricato in difesa con l’unico intento di non giocare a calcio pur di portare a casa un punticino che comunque non serve ad evitare l’ultimo posto. Un Taranto martoriato ancora dalle assenze e dalla sfortuna, visti gli infortuni a gara in corso di Riccardi e Versienti, che gioca la partita più brutta della stagione tra le mura amiche e che non mette quasi mai paura al portiere avversario. Sotto un certo punto di vista questo pari è già un ricordo lontano dato l’imminente arrivo del derby più atteso degli ultimi 29 anni, ma non sarebbe giusto non analizzare le tante cose da migliorare se davvero si vuole provare a raggiungere qualcosa che sia diversa dalla semplice salvezza sicuramente alla portata degli ionici. 

È palese che il Taranto, così come nella scorsa stagione, fa troppa fatica quando gioca contro squadre di pari livello, specialmente in casa. Una difficoltà che risiede nella mancanza di adattamento al gioco rinunciatario ed ostile degli avversari, chiusi in difesa ad aspettare l’opportunità di partire in contropiede e provare a far male, proprio come successe contro il Portici lo scorso campionato in quello sciagurato 1-3 che per poco non costava al Taranto la vittoria finale. 

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Probabilmente sarebbe stato giusto inserire prima Santarpia per essere più pericolosi ed avere più soluzioni in attacco, ma è un reparto offensivo che inizia a sentire fortemente l’assenza di Saraniti che potrebbe recuperare per Bari. La sua presenza sarebbe stata senza dubbio fondamentale ieri e lo sarà ancor di più domenica prossima, perché Italeng sembra che sia ancora acerbo per la categoria e nonostante sia un ragazzo, dopo 17 giornate diventa importante iniziare a cercare le giuste soluzioni di mercato per non incappare in altre partite simili in cui appare chiaro che si regalino punti alle dirette concorrenti e non. Discorso analogo vale per Pacilli, autore dell’ennesima prestazione insufficiente, praticamente bocciato da Laterza durante la ripresa, dal quale la piazza si aspettava ben altro. Note positive sono sicuramente la difesa che riesce ad impedire al Messina di tirare verso lo specchio per tutta la partita ed un centrocampo che, seppur orfano di capitan Marsili, riesce a fare suo il campo con un Bellocq mai visto così pimpante, grintoso e determinato. 

Paradossalmente diventa più possibile aspettarsi una grande partita a Bari, contro la capolista, che non un dominio assoluto contro squadre di bassa classifica. Proprio per questo, per quanto attesa sia questa partita in città, bisogna archiviare il pareggio con il Messina quanto prima ed essere consapevoli che, non tanto il risultato, ma quanto meno una prestazione positiva potrebbe creare il giusto entusiasmo per chiudere il campionato in bellezza all’ultima del girone di andata in casa contro il Picerno, che ormai è praticamente incollato al Taranto e con i quali non scorre per niente buon sangue. Partite come quella di domenica si suol dire che si preparano da sole, ma proverbi e teorie a parte, la gara va preparata in maniera meticolosa e sperando di poter recuperare quanti più uomini possibili per scendere in campo al massimo delle proprie potenzialità.

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