Taranto-Catania 3-2, le pagelle: torna il Civilleri che conoscevamo, Chiorra super
Nel successo all’ultimo respiro, spiccano per i rossoblu le prestazioni del centrocampista palermitano, nel suo personalissimo derby, e dell’estremo difensore che compie due parate incredibili, riscattando le partite iniziali in cui è stato contestato
Un Taranto bello, ma un po’ ingenuo nel farsi rimontare, vince con un colpo di testa nei minuti di recupero contro il Catania che, come al solito, eccelle in attacco ma lascia a desiderare nella fase di non possesso. I rossoblu iniziano bene, spinti da un grande pubblico che è il più numeroso fino ad ora in campionato, passando in vantaggio con una perla di Giuseppe Giovinco, che al volo di sinistro manda la sfera di gioco dove Sala non può arrivarci. Nella ripresa sembra tutto facile ed un bolide di destro del migliore in campo Civilleri sembrerebbe mettere il risultato in ghiaccio. Il Catania, invece, reagisce con una giocata da vedere e rivedere del neo entrato Sipos e pareggia con un calcio di rigore del solito Moro che mette a referto il quattordicesimo gol stagionale. Nel recupero però Marsili riesce a crossare con i giri giusti un calcio d’angolo della speranza, che trova Bellocq tutto solo ad insaccarlo, facendo esplodere il tifo rossoblu, oggi più che mai valore aggiunto. Di seguito i voti per i calciatori ed il tecnico rossoblu.
Chiorra: finalmente possiamo apprezzare il portiere che aveva fatto ben parlare di sè nelle giovanili di Fiorentina ed Empoli. Sicuro nelle uscite, attento nel posizionamento e senza apprensioni anche con la palla tra i piedi. Il miracolo sulle conclusioni di Russini, nel primo tempo con un tiro a tu per tu e nella ripresa con un colpo di testa sul 2-2, salvano il risultato e valgono una valutazione di poco inferiore al migliore in campo. Le critiche a volte servono ed ora è giusto dare a Chiorra quel che è di Chiorra. Voto: 8.5
Ferrara: si fa male nei primissimi minuti di gioco, speriamo che non sia nulla di grave e gli auguriamo un pronto recupero. S.v.
Granata: le sue prestazioni vanno sempre dalla sufficienza in su, soprattutto in una partita in cui l’attacco ospite, il migliore del campionato, ha dato filo da torcere. Meno brillante del solito però in fase d’impostazione, qualche responsabilità sulla rete di Sipos, che poteva marcare più stretto. L’espulsione finale era evitabile, ma forse troppo severa. Voto: 6
Zullo: stesso discorso del compagno di reparto. Nel complesso disputa una buona partita, sempre attento e provvidenziale sulle avanzate rossazzurre. Poteva fare meglio sul fallo da rigore su Moro, ma anche in occasione del primo gol di Sipos quando la marcatura è sembrata troppo scolastica ed è rimasto imbambolato sui funambolici controlli al volo del centravanti croato. Voto: 6
Tomassini: non soffre più di tanto Russini ed affronta la partita con maturità e risolutezza. Quando può cerca di spingere per sovrapporsi su Pacilli, bene con la palla tra i piedi. Voto: 6.5
Marsili: la condizione fisica, a causa di un acciacco alla caviglia, non sembra delle migliori ma come al solito mette in campo esperienza, tornando a fare il perno nel centrocampo a tre. Suo l’assist al bacio per il 3-2 di Bellocq, ritrovando un cross che lo contraddistingueva più nella passata stagione che in questa. Voto: 6.5
Labriola: è il centrocampista con più spunti offensivi e maggior rapidità a disposizione di mister Laterza. Riesce a sfruttare al meglio le sue qualità nel tempo e mezzo in cui gioca, facendo partire qualche contropiede ed amministrando al meglio il possesso di palla. Nei minuti precedenti alla sostituzione paga leggermente la mancanza del ritmo partita. Voto: 6.5
Civilleri: dopo una partita a Monopoli, in cui è stato schierato fuori ruolo ed è parso un lontano parente rispetto alle scorse gare, torna il migliore in campo con una prestazione semplicemente sublime. Qualità, eleganza, classe e fiuto del gol. Ha tutto ciò che un calciatore dovrebbe avere nel proprio bagaglio e lo mette in mostra con una partita in cui giganteggia e non solo per la sua stazza fisica. Sventagliate, verticalizzazioni, cambi di gioco sia di destro che di sinistro. Completamente ambidestro, segna con quello che dovrebbe in teoria essere il piede debole, con una conclusione pulita, precisa e potente sulla quale Sala non può nulla. Per lui solo applausi a scena aperta, una perla pescata in Serie D dal ds Montervino che sta facendo la differenza e che bisogna blindare anche per le prossime stagioni. Voto: 9
Pacilli: dopo la valutazione al perenne migliore in campo, passiamo al peggiore. Dispiace vederlo così e rammarica doversi esprimere sempre in questi termini per un giocatore che nella passata stagione è stato uno dei migliori tra le fila della Casertana, qualificandosi anche al primo turno dei playoff. Quando ha la palla tra i piedi sembra in apprensione, la controlla male, probabilmente il fisico non reagisce alle idee che ha in testa. Bravo nel capirlo, sacrificandosi in fase difensiva aiutando tanto Tomassini. Voto: 5
Giovinco: nel complesso la sua prestazione non è tra le più brillanti in un ruolo che, l’ha fatto capire, non gli piace più di tanto. La pennellata al volo di sinistro, che passa esattamente tra la mano del portiere ed il palo e sblocca il risultato, vale però da sola il prezzo del biglietto. Con la qualità che mette al servizio della squadra si può anche passare sopra al sanguinoso pallone perso in occasione del primo gol catanese, questo è Peppe, qualche volta troppo testardo nei dribbling ma superbo tecnicamente, prendere o lasciare. Voto: 7
Italeng: “Avrebbe dovuto giocare al massimo una mezz’ora” confida Laterza nel post partita. Va premiato il suo sacrificio, la sua grinta e la sua generosità. Pressa, resta in campo novantacinque minuti ed anche se sbaglia tanto con la palla tra i piedi, non si può forzare il processo di crescita di un calciatore così giovane. Sbagliando s’impara, voto: 5.5
De Maria: entra a freddo con attenzione e buona personalità. Nel primo tempo limita le avanzate di Ceccarelli, nella ripresa l’estroso esterno gli prende le misure e di tanto in tanto riesce a superarlo. Bravo in qualche discesa palla al piede, del resto il ruolo di terzino lo interpreta più offensivamente di Ferrara e lo si è visto con i pro ed i contro del caso. Voto: 6
Bellocq: entra in campo con una grinta invidiabile. Più lucido delle scorse partite, probabilmente perchè il centrocampo a tre è più affine alle sue qualità. Nel recupero regala alla sua tifoseria ed alla sua squadra una gioia incredibile, riscattandosi dal gol sotto porta sbagliato a Monopoli. Voto: 7
Mastromonaco: senza troppi giri di parole, merita il posto da titolare e lo dimostra ad ogni gara. Quando c’è lui il gioco si può sviluppare anche sulla destra, grazie alla sua rapidità, brillantezza e tecnica fin troppo sottovalutata. Lo stop a seguire che porta all’ammonizione del suo diretto marcatore è solo una goccia nel mare di giocate che può e deve trovare sempre con più continuità. Voto: 6.5
Santarpia: s.v.
Laterza: adattarsi, da due anni a questa parte, rappresenta purtroppo una grossa fetta degli oneri a cui deve far fronte. L’assenza di Falcone non lo spaventa: cambia piano, torna al 4-3-3 dopo qualche giornata e la squadra dà le risposte attese. Da sempre e per sempre, il vero trascinatore ed uomo in più di questa squadra. Voto: 7