Taranto, La Monica: “Un peccato non poter esultare sotto la curva”

Il centravanti era convinto di poter cambiare la partita: “Sono entrato consapevole di poter essere decisivo. Nel calcio è così: quando ti viene tolto un gol regolare la domenica prima, poi ti viene restituito”

Giornata da match winner per Giuseppe La Monica che, contro la sua ex squadra ai tempi delle giovanili, conquista un calcio di rigore e mette a segno una rete da cineteca per il 2-0 finale. L’attaccante di Gragnano è contento della sua prestazione, ma resta concentrato per il match di martedì prossimo in quel di Cerignola.

PARTENZA DA CASTELLAMMARE – “Sono cose che capitano nel calcio, decisioni che una società può prendere e va bene così. Il Taranto è la squadra che cercavo e sono contento di essere qui”.

GOL – “Ero consapevole di poter cambiare la partita da subentrato, nel calcio quello che ti viene tolto, prima o poi ti viene ridato”.

VOGLIA – “Penso si sia vista quando sono entrato. Volevo cambiare la partita e indipendentemente se parto titolare o dalla panchina, faccio quello che mi viene chiesto dal mister”.

SENSAZIONI – “Emozione unica, ma mi spiace non aver potuto esultare sotto alla curva che non era presente. L’anno scorso vedevo le immagini dei tifosi e mi venivano i brividi, è un peccato non poter festeggiare con loro”.

CALCIO DI RIGORE – “Al 90% viene sempre fischiato un contatto del genere. Ero a protezione della palla, davanti al portiere, appena ho sentito il contatto sono andato a terra. Per me è sempre rigore, anche con il VAR”.

CONTESTAZIONE – “Andiamo avanti, penso che le prestazioni ci siano sempre state, sono gli episodi che ci sono andati contro. A Latina mi hanno fischiato un fuorigioco che non c’era. Ora restiamo concentrati perché martedì giochiamo a Cerignola”.

JUVE STABIA – “Quest’estate, a giugno, ci sono stati contatti per tornare lì, un corteggiamento, ma il Taranto mi ha voluto più di tutti e io ho voluto il Taranto. Sono cresciuto a Castellammare e chiunque non avrebbe esultato. Sono sicuro che il mister abbia esultato tanto perché mi aveva detto che avrei segnato ed aveva ragione. Ora mi deve pagare le scarpette nuove”.

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