Taranto: obiettivo raggiunto. Ora è lecito sognare

Il Taranto di Ezio Capuano conquista la salvezza e si candida a lottare fino alla fine per un posto nella griglia playoff

Foto: Taranto Fc 1927

Il Taranto blinda la salvezza e si proietta ad un rush finale che potrebbe regalare a sorpresa la partecipazione al primo turno dei playoff. L’obiettivo stagionale viene portato a casa e gran parte dei meriti vanno dati al mister Ezio Capuano, che, piaccia o meno, con il suo carisma, la sua personalità a tratti egocentrica ma anche la sua esperienza, ha costruito gara dopo gara una salvezza che nelle prima giornate sembrava quasi impossibile da raggiungere. Il Taranto, però, dall’arrivo di Capuano è quasi sempre stato fuori dai bassofondi della classifica e si è trovato per tutta la stagione nel limbo tra la lotta per non retrocedere e quella per sognare i playoff.

Meriti alla società che ha fatto la scelta migliore del momento peggiore, dopo aver compiuto un grave errore nell’affidare la gestione tecnica e sportiva a gente che con il calcio professionistico aveva smesso da un bel po’ di tempo. Il direttore sportivo Evangelisti e mister Capuano sono riusciti a rispettare la parola data al loro arrivo, nonostante la sfortuna abbia comunque fatto il suo corso, perché sulla carta, come più volte ribadito dal tecnico campano, il mercato invernale poteva proiettare il Taranto verso ben altre posizioni, ma un momento di blocco totale nella proficuità offensiva e una serie di torti arbitrali evidenti e talvolta gravi hanno complicato il sogno di giocarsi le posizioni più alte della classifica.

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Per molti il campionato è scarso e probabilmente il livello di quest’ultimo non è effettivamente elevatissimo come per altre annate o gli altri gironi, ma si può reputare molto equilibrato e il lavoro della squadra e dello staff non va assolutamente sottovalutato, anche perché il Taranto ha ampiamente superato il target dello scorso campionato e può puntare in alto giocandosi tutto nelle ultime due sfide contro Monterosi e Messina.

Sognare è lecito, anche se apparentemente, e forse anche nella pratica, ambire a traguardi inarrivabili è anche inutile, ma la partecipazione ai playoff significherebbe aver alzato davvero l’asticella, con il rimpianto di aver giocato le gare casalinghe quasi sempre col tifo avversario che dominava lo dello Iacovone. Probabilmente, con il pubblico accanto, questa squadra avrebbe ottenuto risultati anche migliori, nonostante obiettivi modesti e non eccessivamente ambiziosi rispetto a quelli dello scorso campionato. D’altronde, la prestazione devastante e convincente messa in scena contro il Pescara può solo far ben sperare e dimostra che con i giusti accorgimenti, ma soprattutto senza smantellare la squadra, la prossima stagione si può affrontare in maniera differente, puntando a qualcosa che sia più di una semplice salvezza.

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