Taranto, Vannucchi: “Questa città ha tutto per cercare obiettivi importanti”

Il portiere rossoblu racconta il clima nello spogliatoio: “Nel corso della mia carriera ho indossato tante maglie, ma una coesione del genere faccio fatica a ricordarla altrove”

Foto Taranto FC

Gianmarco Vannucchi è stato il primo acquisto “riparatorio”, arrivato da svincolato dopo qualche settimana dall’inizio della stagione. Con il suo contributo il Taranto, ed in particolare il reparto difensivo, ha avuto un’inversione di rotta che ha dell’incredibile, migliorando più di quanto ci si potesse aspettare con ben sette porte inviolate fino ad ora. Il portiere racconta la sua esperienza in rossoblu, nell’intervista rilasciata a Vito Di Noi per il Corriere dello Sport, della quale pubblichiamo un estratto.

RIGORE – “Nell’occasione ho anche subito un colpo alla testa, tant’è che inizialmente ero convinto che l’arbitro avesse fischiato fallo a nostro favore: nonostante il dolore, mi sono alzato di scatto per andare a protestare. Purtroppo, queste dinamiche accadono spesso e le immagini certificano il tutto. Biasci lo conosco e siamo anche amici, ma non abbiamo commentato l’episodio perché altrimenti avremmo litigato (ride, ndr)”.

ERRORI ARBITRALI – “È vero, purtroppo è già accaduto in passato e forse, all’appello, mancano almeno due o tre punti. Ma non cerchiamo alibi: sono dinamiche che, senz’altro, infastidiscono, ma sulle quali bisogna sorvolare perché conosciamo la nostra forza. Il Taranto è vivo e lo ha dimostrato anche contro la squadra più forte della Serie C”.

TURRIS – “La Turris è una squadra importante e di categoria, ma siamo convinti che scendendo in campo con la solita cattiveria e de terminazione, abbiamo tutte le carte in regola anche per vincere. La stiamo preparando al massimo delle nostre possibilità”.

TRASFORMAZIONE – “Credo che il mio apporto sia stato importante, ma al pari di quello di tutto il gruppo: questi dati possono sorprendere dall’esterno, ma noi prepariamo ogni partita alla perfezione e alla base c’è un lavoro non indifferente, fermo restando che l’errore, soprattutto in una squadra così giovane, è quasi fisiologico”.

RISCATTO – “Non parlerei di riscatto: credo che questa, per me, sia la stagione nella quale continuare a dimostrare di essere all’altezza di palcoscenici importanti. Lavoro sodo tutti i giorni per riuscirci”.

GRUPPO – “Nel corso della mia carriera ho indossato tante maglie, ma una coesione del genere faccio fatica a ricordarla altrove. Ognuno di noi si allena al massimo e il mister ci dà quella carica necessaria affinché non si molli mai, neppure di un centimetro”.

ANTONINI – “Mi ci alleno quotidianamente con lui e posso confermare che ha capacità tecniche e qualitative impressionanti e, in più, è estremamente umile. Sta meritandosi pienamente tutti gli elogi del caso: io non lo conoscevo, ma continuando così potrà togliersi tantissime soddisfazioni”.

FUTURO – “Sono estremamente grato al Taranto per avermi dato l’opportunità di rimettermi in gioco. Voglio ascoltare i programmi della società e, naturalmente, vorrei lottare per obiettivi importanti perché in questa città c’è tutto per poterlo fare. In più, spero di godermi, almeno una volta, la rinomata bolgia dello Iacovone”.

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