Taranto, Capuano: “Chiudere in bellezza e poi pensare al mercato”

Il tecnico rossoblu spazia a trecentosessanta gradi sui temi caldi di questo periodo calcistico: “Ringrazio la società che mi ha permesso di avverare un sogno dopo ventun’anni ed è solo un punto di partenza. Attendo spasmodicamente di rivedere la curva piena come fa Leopardi con l’attesa della domenica ne “Il sabato del Villaggio”. In sede di mercato arriverà solo gente affamata che si sposa con la mia visione di calcio”

Conferenza fiume di mister Capuano per la chiusura del 2022 calcistico, alla vigilia della gara tra il suo Taranto ed il Monopoli. Il tecnico campano ringrazia gli artefici di questo girone d’andata impensabile ad inizio anno e si sofferma poi sul mercato ormai alle porte: “Penso che sia doveroso da parte mia, essendo arrivati all’ultima partita dell’anno, ringraziare le persone che hanno costruito questo piccolo miracolo che ha fatto il Taranto nel girone d’andata, facendo cose impensabili e stupendo il sottoscritto. Parlo dei giocatori, del mio staff che produce costantemente supporto ai ragazzi, un gruppo fantastico che spesso ho nominato trascurando i primi protagonisti di questi ottimi risultati. Il mio pensiero va in primis alla società che mi ha dato l’opportunità dopo ventun’anni di tornare in questa città e farmi coronare un grande desiderio. Io arrivai a Taranto in C1 a 34 anni, con propositi ambiziosissimi ed in quel momento qualsiasi allenatore tocca la luna. Quell’esperienza, però, non la voglio rimembrare, perchè probabilmente la decisione di esonerarmi era presa già in partenza. Perdemmo in maniera particolare a Chieti e mi venne tolta questa possibilità. Ho sempre desiderato tornare proprio per questo e quando sono tornato a Taranto non ho voluto guardare squadra o classifica, il mio desiderio era di tornare qui e ringrazio chi ha riposto in me fiducia. Nel contempo tengo a precisare che al momento ed in futuro, questa società non ha mai fatto mancare nulla al sottoscritto ed a tutto il gruppo squadra. Hanno sempre ottemperato tutto e anche di più rispetto alle premesse iniziali. Mi hanno dato la possibilità di avere uno staff importante ed un gruppo medico, capeggiato dal prof. Volpe che ringrazio per tutta la sua professionalità insieme a Mimmo, Livio, Aldo Portulano che per noi è fondamentale. Avendo convissuto con tanti infortuni, loro hanno fatto come un medico di quartiere, cercando di tamponare e limitare i tantissimi acciacchi partita dopo partita. Voglio ringraziare anche Francesco Scarano, Gigino e tutti quelli che fanno parte di questa famiglia, i due direttori e tutti coloro che hanno consentito di arrivare a questi risultati e sono convinto che saranno ancora più belli nel girone di ritorno. L’ultimo pensiero va alla nostra tifoseria, che soffrono da casa per una scelta spero momentanea e non possono vedere le gesta di questi ragazzi dal vivo strapazzarsi per questa maglia. Ringrazio chi viene allo stadio, chi ci ha sostenuto in trasferta e tutta la città di Taranto per il calore e per gli stimoli che ogni giorno fanno accrescere nella mia persona. Questo per me è solo un punto di partenza perchè voglio portare Taranto quanto prima possibile nella categoria che merita”.

MONOPOLI – “Vorremmo regalare un’altra gioia. Veniamo da quattro risultati utili consecutivi e vogliamo allungare questa striscia positiva, chiudendo in bellezza senza mai perdere di vista il nostro obiettivo che resta la salvezza. Conosco il calcio, quando fai benissimo anche solo con un piccolo calo si resta delusi. Abbiamo ottenuto risultati insperati ed impensabili, ma sicuramente meritati e frutto di abnegazione ed applicazione, curando tutto sia dentro che fuori dal campo. Per noi salvarsi è come vincere un campionato, ci saranno ancora 14/15 punti e non sarà facile. Il Taranto dell’anno scorso è l’esempio più emblematico, ma questo non è successo solo qui perchè il girone di ritorno è davvero un altro campionato. Ci sono squadre che si rinforzano, c’è la pesantezza mentale perchè le gare diventano sempre di meno. Noi saremo preparati anche a questo e non perderemo mai il DNA di questa squadra, “ignoranza calcistica”, applicazione, umiltà, cattiveria agonistica e cura maniacale dei dettagli. Se non dovessimo confermare queste componenti andremmo in difficoltà. Con il Monopoli affronteremo la gara allo stesso modo, volendo fare risultati, consci del valore del nostro avversario. Ad inizio campionato si parlava di una squadra che poteva puntare senza dubbio ai primi tre posti. È una squadra forte, che abbiamo studiato bene ma sarà il campo a sentenziare il nostro lavoro in settimana”.

CRESCITA – “Abbiamo fatto degli allenamenti sempre mirati all’altissima intensità, potenziando la squadra sulla forza perchè da quel punto di vista secondo me era mancante non per colpe del mio predecessore ma perchè ognuno lavora in una determinata maniera. Siamo cresciuti tantissimo, ce lo dicono i dati dei GPS, sulla forza specifica ma sotto tutti i punti di vista, del palleggio, tattico e del saper stare in campo. Prima subivamo qualche transizione di troppo, mentre ora lavoriamo meglio sulle preventive. Queste sono tutte situazioni che si migliorano con il tempo. Dal momento in cui ci sono tanti risultati positivi, accresce l’autostima nei giocatori e si riescono a conquistare risultati molto positivi”.

TOMMASINI – “Un bravo chef deve mettere a disposizione della clientela il meglio, in base a quello che ha a propria disposizione. Noi davanti abbiamo perso tantissimo non solo a livello numerico ma anche della varietà di caratteristiche. Un allenatore deve riuscire a supportare le caratteristiche che ha a sua disposizione, parlo di Tommasini in questo caso che è la nostra unica punta centrale. La Monica, che già non è una punta, è stato male. Non ho mai cercato alibi prima delle partite, ma ho cercato soluzioni per aiutare questo ragazzo e il campo sta sentenziando che sono state oculate. Questo è merito esclusivo di questo gruppo eccezionale, che mi segue in maniera notevolissima e mi dà l’opportunità di provare sempre strategie nuove scelte in base alle caratteristiche”.

MERCATO – “Per me al momento non esiste, c’è solo ed esclusivamente la partita contro il Monopoli. Da domani sera sicuramente la società non si tirerà indietro, ve lo assicuro, se dovessi chiudere a Luca (Evangelisti ndr.) di intervenire sul mercato. Ci sono ruoli in cui siamo in pochissimi e lì bisogna rimpinguare l’organico. Non ci faremo trovare impreparati e ribadisco che a Taranto arriveranno giocatori con la stessa mentalità di questi ragazzi. Se potesse arrivare un “fenomeno” sicuramente non lo prenderemmo perchè cerco giocatori che mi conosca, con i miei pregi, i miei difetti ed il mio modo di giocare. Cerco giocatori che si mettano a disposizione di questo gruppo che fino a questo momento ha fatto sacrifici ed ha trovato risultati. Chi avrà queste caratteristiche troverà le nostre porte aperte. Se non dovessimo intervenire saremmo dei folli, in attacco abbiamo solo Tommasini come punta centrale e Guida che è un trequartista che addirittura faceva l’intermedio quando sono arrivato. State certi che non rimarremo con una rosa così risicata, però arriverà solo gente affamata. Difficilmente prenderemo un giocatore blasonato, vogliamo gente che senta il peso della maglietta rossoblu che ha storia e che ho cercato per ventuno anni. Voglio vivere un sogno qui e questo può partire già da questo mercato per programmare le stagioni future”.

GARA NATALIZIA – “Non ho sentito neanche un giocatore pensare alle vacanze o ai regali, sembra che per loro il campionato non debba mai fermarsi. Il problema forse ce l’avranno le altre squadre ma non noi”.

ANTONINI – “Assenza importantissima, non solo per il valore illimitato del giocatore, che è attenzionato da tantissime squadre di B e due di A. Per noi è una soddisfazione incredibile averlo, gli ho dato questo ruolo da centrale perchè è bravissimo in fase di lettura. Merita solo applausi per come si allena e senza di lui domani perderemo delle certezze perchè da centrale ha sempre e solo giocato lui. Sicuramente troverò una soluzione e chi andrà in campo non lo farà rimpiangere”.

GIRONE – “Non faccio bilanci sul mio lavoro, possono farlo gli altri. Sicuramente i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo un piccolo vantaggio sulla media salvezza perchè le ultime tre sono abbastanza lontane, dalle altre invece siamo a cinque punti. Gli altri possono pensare che noi facciamo voli pindarici, ma siamo a conoscenza che salvarci sarà difficile. Mi aspettavo una classifica diversa da Avellino, Foggia e proprio Monopoli che mi aspettavo nell’altissima classifica. Quella che mi ha più impressionato tra le nostre concorrenti è proprio l’Avellino che non posso pensare possa lottare per la salvezza con otto milioni di euro spesi sul mercato e penso risalirà”.

TIFOSERIA – “Ieri ho potuto tastare, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, la bellezza di questa piazza in un contesto che non c’entrava nulla con il calcio, a Paolo VI per fare ai bambini presenti dei regali per beneficenza. È stato un orgoglio ed un onore, ringrazio chi mi ha dato questa possibilità perchè di questi tempi non tutti hanno la possibilità di comprare un giocattolo ai propri bambini. I tifosi del Taranto che fanno una cosa del genere significa che hanno un cuore grandissimo e li ho apprezzati tanto. Ho visto l’amore illimitato nei confronti di questa squadra. Spero che l’anno che tra qualche giorno andrà via, possa cancellare tutti i problemi che li hanno portati a non venire allo stadio. Cito una delle opere più famose di Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”, che enfatizza l’attesa senza la concretizzazione della gioia. Io attendo spasmodicamente di vedere una curva piena come quella che c’era quando vinsi contro il Castel di Sangro all’89’ per 2-1″.

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