Pescara-Taranto 0-2, la pagella: la partita perfetta

Capuano costruisce il delitto perfetto, lasciando sfuriare gli abruzzesi e ripartendo con attacchi mortiferi. Prestazione da applausi per tutti, in particolare Antonini, Labriola e Tommasini, che però nel finale si divora la doppietta per lo 0-3

Vittoria esaltante ed incredibile fino a qualche settimana fa per il Taranto, contro un Pescara clamorosamente più attrezzato e costruito per la vittoria del campionato, seppur in un momento di scarsa forma. I rossoblu contengono le sfuriate abruzzesi nella prima mezz’ora e pungono con Manetta al 34′ e con un’altra pregevole incornata di Tommasini allo scadere del primo tempo su cross visionario di Labriola. L’attaccante rossoblu, uno dei migliori in campo, sul finire della gara si divora un’occasionissima che avrebbe portato al 3-0. Un capolavoro firmato Eziolino Capuano e messo in pratica perfettamente dai terribili ragazzi ionici. Di seguito i voti a calciatori e tecnico rossoblu.

Vannucchi: poco impegnato, ma su un tiro di Milani dalla distanza è prodigioso. Voto 7

Manetta: prestazione da applausi sia difensivamente che in fase realizzativa con il suo colpo di testa che sblocca il risultato. Voto 8

Antonini: gli manca solo il classico gol, ma in questa gara è generoso e si riscopre in veste di assist-man per la rete del vantaggio rossoblu. Difensivamente è strepitoso, non sbaglia nulla, ha un’eleganza rara, una visione di gioco da centrocampista ed un piede che certifica la sua cittadinanza brasiliana. Voto 9

Evangelisti: una solidità del genere per un diciannovenne non si è mai vista. Tranquillo, serafico e diligente. Non sbaglia nulla e frena perfettamente le avanzate biancazzurre. Una sola sbavatura nei primi secondi di gara. Voto 8

Ferrara: partita strepitosa anche per lui, oggi molto più terzino del solito per l’atteggiamento tattico voluto da mister Capuano. Difende bene e quando può scatenare la sua falcata, non si fa pregare. Voto 7.5

Provenzano: sicuramente dopo mesi d’assenza non si può giudicare da questa partita, limitata dal punto di vista fisico ma non della qualità. Anche oggi, seppur non al meglio, fa capire quanto sia fondamentale per il centrocampo rossoblu. Voto 7

Labriola: un cambiamento del genere da “regista” all’odierno ruolo di mezzala si è visto solo nel celebre romanzo di Stevenson. Quest’oggi non si è vista soltanto la “versione buona” del calciatore che ricordavamo dall’anno passato, ma si è potuto ammirare in campo un centrocampista prodigioso capace di giocate da vero numero 10. Suo il cross che porta alla sponda di Antonini per l’1-0 di Manetta, suo il traversone visionario d’esterno destro, imitando la “trivela” di fattura portoghese, che va a posizionarsi precisamente sulla fronte di Tommasini per il 2-0. La decide il suo destro. Voto 9

Mastromonaco: parte da esterno d’attacco nel 3-4-3 che è più un 5-4-1, poi si torna al classico 3-5-2 in cui interpreta bene il ruolo di mezzala. Gara come al solito di grande sacrificio, corsa e generosità. È una spina nel fianco della difesa pescarese. Voto 7+

Formiconi: è l’esperienza fatta persona. Sa sempre quando spingere e quando gestire, quando aiutare in difesa e quando restare sull’esterno di centrocampo. Corre tanto nonostante le diverse primavere sulle spalle ed è fondamentale in fase di non possesso. Voto 7+

Guida: svaria bene tra esterno di centrocampo ed attacco all’inizio, poi si accentra passando al 3-5-2 ed impensierisce con le sue incursioni la difesa avversaria. Dovrebbe tornare alla tranquillità mentale che l’ha caratterizzato ad inizio stagione, soprattutto quando pensa troppe volte prima di tirare, anche se al limite dell’area. Passi avanti importanti. Voto 7

Tommasini: lavoro “sporco” eccezionale per lui che oggi difende benissimo palla facendo salire i suoi, segna con un altro imperioso stacco di testa e fa giocare bene tutta la squadra. Macchia indelebile sulla prestazione, che gli costa mezzo voto, quell’erroraccio tutto solo davanti alla porta che deve servire a fargli avere sempre più fame nelle prossime gare. Voto 7.5

Mazza: come di consueto quando entra in campo non eccelle, ma non fa mai male. Attento in fase difensiva, scolastico ma mai impreciso in quella di possesso. Voto 6.5

Brandi: buon ingresso in campo anche per lui, rientrante dopo diversi mesi d’infortunio. Mette la generosità che serviva in quel momento della gara. Voto 6.5

Chapi Romano: s.v.

La Monica: s.v.

Capuano: questa è la sua classica vittoria, di quelle che l’ha reso celebre nel panorama calcistico italiano. Cuore, grinta, organizzazione, difesa e ripartenza. Il sunto delle sue caratteristiche da allenatore nella realizzazione migliore possibile. Un capolavoro tattico il suo, che permette al “piccolo Taranto” costruito con pochi euro, di fare la voce grossa contro una delle formazioni più costose del torneo. Voto 9

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