Taranto, Capuano: “Permanenza? I matrimoni si fanno in due”

Il tecnico campano spera in una riconferma: “Per il momento sono concentrato sulle prossime due partite, è chiaro che sono arrivato in un momento difficile e sarebbe bello proseguire”

Gioia e soddisfazione nelle parole di Ezio Capuano, tecnico del Taranto che grazie al 3-0 contro il Pescara di sabato scorso, ha raggiunto matematicamente la tanto agognata salvezza. L’allenatore campano non ha lesinato dichiarazioni importanti, galvanizzato dal tanto atteso obiettivo raggiunto, ai microfoni di Antenna Sud: “È stata una stagione bellissima, intensa, ma anche di sofferenza per molte vicissitudini. Nessuno si aspettava che il Taranto potesse raggiungere la matematica salvezza con due giornate di anticipo. È stato un capolavoro calcistico. Grazie a chi ci ha sostenuto, al mio staff che ha lavorato quotidianamente anche in momenti di grande difficoltà, ma soprattutto a questa squadra che ho l’onore e il piacere di guidare. Un ringraziamento va anche a chi mi ha scelto, ovvero la proprietà. Ha creduto in me in un momento di difficoltà, portandomi a Taranto dopo tantissimi anni. Rivolevo questa piazza. Quando sono stato chiamato non ho visto classifica, nè calendario o rosa a disposizione e oggi sono contento di aver raggiunto un obiettivo importante”.

AMBIENTE – “Ringrazio tutta Taranto. Le persone per strada mostrano gratitudine nei miei confronti, un aspetto molto bello per chi vive intensamente il proprio lavoro”.

PESCARA – “Dopo la partita con l’Avellino non sono riuscito a dormire, ho fatto tanti calcoli. Il martedì successivo sono entrato nello spogliatoio e ho detto ai ragazzi che la partita con il Pescara era la più facile da vincere, perché è la squadra che più si addice alle nostre caratteristiche. Questa vittoria è stata il coronamento di tantissimi sacrifici e adesso non vogliamo più fermarci. Per noi inizia un altro campionato. Chi pensa che ci sentiamo appagati e non abbiamo più fame, sbaglia”.

PLAYOFF – “Ho sempre detto che il Taranto avrebbe cercato di fare quanti più punti possibili. Adesso possiamo vivere un sogno, mancano due partite e siamo a un punto da un obiettivo che era impossibile qualche mese fa. Ci crediamo, andremo in campo per ottenere il massimo e cercare di fare più punti possibili. Conosco questo mondo come pochi, so che nei momenti più difficili la bravura di un allenatore è quella anche di spostare gli interessi su di sé. Con qualche battuta ho voluto lasciare tranquillo il gruppo, soprattutto nella fase di negatività, spostando tutte le attenzioni su di me. Mi definisco un guerriero”.

DISERZIONE – “Rispetto tutti i sostenitori e ho un buon rapporto con loro, però questo ostracismo contro una società che ha portato il Taranto in C, si è salvata nel primo anno tra i professionisti con un girone di andata perfetto e quest’anno è riuscita a mantenere la categoria, non lo capisco. Il rammarico più grande è quello di non aver avuto il mio popolo allo stadio, il pubblico, con loro avremmo avuto minimo sei punti in più. Domenica erano 2000 ma sembravano 15000, domenica il Taranto ha giocato in casa. Ci sono mancati tantissimo, sarebbe bello rivedere almeno il doppio del pubblico della scorsa partita nella prossima gara interna. Abbiamo bisogno di riportare la gente allo stadio”.

PERMANENZA – “I matrimoni si fanno in due. Per il momento sono concentrato sulle prossime due partite, è chiaro che sono arrivato in un momento difficile e sarebbe bello proseguire”.

SOGNO – “Voglio portare il Taranto in Serie B. Con la nuova riforma che probabilmente sarà confermata, andranno nel prossimo campionato sei squadra in Serie B, non è impossibile”.

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