Taranto-Paganese 1-1, la pagella: ingenuità e sfortuna da record

Quello che va in scena allo “Iacovone” contro la Paganese è il teatro dell’assurdo. Un rigore sbagliato e numerosi salvataggi sulla linea non permettono ai rossoblu di portare a casa il bottino pieno. Pesa la decisione di far presentare nuovamente sul dischetto Giovinco

Pareggio al limite del surreale tra Taranto e Paganese che si dividono la posta in palio, con il match che termina 1-1. Intestardirsi a far tirare dal dischetto Peppe Giovinco, che ha tante qualità ma non quelle da rigorista, soprattutto avendo in squadra uno specialista come Saraniti, è poco furbo e mister Laterza avrebbe potuto impedirglielo. Da quel momento in poi la buona sorte volta le spalle ai rossoblu, che vedono sfumare almeno tre gol già fatti, con dei salvataggi clamorosi sulla linea, senza considerare che anche la “parata” del calciatore azzurrostellato in occasione del secondo rigore, ha tolto praticamente la sfera di gioco dalla rete. Un pareggio che lascia un enorme amaro in bocca, che più di tutti gli altri era evitabile, ma che porta con sé non solo parecchia ingenuità ma anche troppa sfortuna. Di seguito i voti a calciatori ed allenatore.

Chiorra: un’uscita prodigiosa salva i suoi ad inizio gara, poi solo ordinaria amministrazione. Voto 6.5

Versienti: inizio un po’ troppo timido, poi si scioglie ed inizia ad arare la fascia destra. Perde Firenze in occasione del pareggio. Voto 6

Zullo: oggi non solo attento in fase difensiva ma anche molto preciso in fase d’impostazione. Pregevoli i suoi lanci che forniscono una soluzione in più alle avanzate rossoblu. Non riesce a contrastare Castaldo sull’1-1. Voto 6

Benassai: un’ingenuità talmente grave, che costa i tre punti alla sua squadra, non può passare inosservata. Partita poco lucida e risultato che grava sulle sue spalle. Voto 5

Ferrara: un buon ritorno. Anche lui nel primo tempo appare un po’ fumoso ma migliora nella ripresa, quando aiuta tanto anche in fase offensiva. Voto 6.5

Marsili: sfoggia una buona forma fisica, qualche passaggio sbagliato di troppo ad inizio gara, ma poi prende in mano il centrocampo. Voto 6.5

Civilleri: grande lavoro soprattutto in fase difensiva, in cui recupera un’infinità di palloni. Sempre preciso e lucido nelle aperture ma effettua un troppi lanci lunghi anzichè prediligere il fraseggio palla a terra. Voto 6.5

Mastromonaco: si vede poco e rare volte la manovra si sviluppa dalla sua fascia. Generoso come al solito fino al momento della sostituzione. Voto 6

Giovinco: se capisce i suoi limiti è uno dei calciatori più forti del girone. I calci di rigore non devono essere di sua competenza, anche perchè dopo l’errore si innervosisce e smette di giocare. Voto 5.5

Falcone: un’ora di grande classe, ma ancora poca gamba. Sta migliorando ma la sua tecnica resta sempre indispensabile. Si procura il primo calcio di rigore con la sua astuzia. Voto 6.5

Saraniti: lavoro eccelso di spalle alla porta. Tiene tantissimi palloni, fa salire la squadra ed apre perfettamente sulla corsa degli esterni, di prima, in molteplici occasioni. Lavoro sporco ma di immensa utilità. Voto 6.5

Santarpia: non entra nel migliore dei modi, perdendo tanti palloni. Oltre al tiro, un po’ troppo debole, che porta al secondo rigore, non fa molto. Voto 5.5

Ghisleni: a differenza del compagno che agisce sulla fascia opposta, lui entra con un piglio ed una vivacità mai visti da lui. Dribbla e supera difensori come se fossero birilli, molto sfortunato nel vedersi respingere un tiro a colpo sicuro sulla linea. Evitabile il tiro sul finale che fa sprecare una delle ultime azioni del match. Voto 6

De Maria: tanta corsa per cercare di acciuffare il gol del sorpasso. Spinge tanto come di consueto ma i suoi cross non sono precisi. Voto 6

Barone: s.v.

Laterza: mette in campo la formazione migliore ed i cambi che effettua sono praticamente obbligati dalla forma fisica dei titolari. Non gli si può rimproverare niente, ma poteva mettere il suo veto sul secondo rigore, mandando nuovamente dal dischetto Saraniti che nel corso della stagione ed anche oggi, si è dimostrato molto più lucido dagli undici metri. Voto 6