Taranto: tutti uniti per raggiungere i playoff

Per Taranto, la partita contro il Messina può significare tanto. Dopo infinite stagioni di purgatorio, si tornerebbe a giocarsi i playoff per la Serie B a distanza di ben 11 anni dall’ultima volta. sono necessari l’apporto del pubblico e la spinta della società

Com’è strano il calcio. Dalla paura di giocarsi i playout per non retrocedere, al sogno di giocarsi i playoff dopo 11 anni per divertirsi tutti insieme e prendersi il meritato premio dopo una stagione difficile e piena di ostacoli, nel giro di poche settimane. Questo è ciò che si trova a vivere Taranto, una piazza che negli ultimi anni ha vissuto ripetute stagioni deludenti, nei meandri della Serie D, girovagando tra campetti di montagna e campetti di collina, contro squadre meteora che oggi chissà se esistono ancora. Calciatori che poi si sono rivelati mercenari e solo passeggeri dalla città dei due mari hanno avuto la fortuna di godere dello Iacovone pieno, che al boato dopo la palla in rete tremava in ogni suo ordine di posto. Questa società può piacere o meno, potrà restare o no, ma il Taranto l’abbiamo tifato, lo tifiamo e continueremo a tifarlo fino alla fine dei nostri giorni. 

Mister Capuano ha tante volte invitato la gente allo stadio, senza mai scomporsi e rispettando le scelte di tutti. Dopo la gara contro il Monterosi, però, il tecnico rossoblù ha implorato il pubblico di tornare allo Iacovone, per conquistare tutti insieme questa partecipazione storica ai playoff per la Serie B, che anche se apparentemente inutile e quasi impossibile da portare fino in fondo, sarebbe un traguardo importantissimo per costruire qualcosa di migliore la prossima stagione, aldilà di chi sarà al comando dirigenziale. 

I matrimoni, però, si fanno in due. Come abbiamo più e più volte ribadito, il pubblico chiamato a raccolta non è solo la componente ultras, le cui ideologie sono complesse da comprendere se non per chi ne fa parte e, come già fatto in precedenza, non entriamo nei dettagli. Ma c’è la nuova generazione da avvicinare, quella che ha bisogno di stimoli e anche di incentivi per sposare la causa Taranto e affezionarsi a questi colori, ormai patrimonio di pochi intimi. A pochi chilometri di distanza, ad Andria, si giocano la possibilità di salvarsi miracolosamente, anche grazie alla forte presenza del pubblico sugli spalti incentivato da prezzi stracciati per gli uomini e ingressi gratuiti per donne e bambini che, contro l’Avellino, son significati vittoria e ben 3500 presenze nonostante la squadra sia stata perennemente ultima in campionato. 

È l’ultima partita della stagione regolare, è l’occasione giusta per far pace, abbassare le armi e tifare Taranto per raggiungere questi playoff. Tutto è nelle mani dei rossoblù, tutto è nelle nostre mani. A Messina la squadra è stata caricata dai loro tifosi per la partita dello Iacovone, che per loro potrebbe valere anche la salvezza con i giusti incastri, e se la trasferta sarà libera si rischia di giocare ancora con il tifo a sfavore, la gara più importante di questo campionato.

Società e tifoseria, giù le armi per viaggiare spediti insieme verso la vittoria e l’ottenimento degli spareggi per la promozione. Questa squadra merita lo sforzo e il calore di tutti!

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